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Le chiese di RocchettaNonostante il suo spirito “guerriero”, Rocchetta offre al visitatore alcune vestigia artistiche di notevole interesse. S. Giacomo La chiesa di S. Giacomo è la chiesa parrocchiale e, d'altronde, non poteva essere altrimenti visto che S. Giacomo è il patrono di Rocchetta. All'interno della chiesa, si può notare il battistero che risale all'anno 1558 ed è di fattura piuttosto grezza. Sicuramente, una migliore fattura è riscontrabile nella bellissima scultura lignea del Crocefisso (sec. XV) che, però, proviene dalla chiesa di S. Maria del Verde. Le tele seicentesche che sono poste agli altari rappresentano S. Antonio, S. Giacomo, S. Filippo Neri ed il Rosario. Anche l'impero romano, comunque, è ben rappresentato visto che
vi è un'epigrafe funeraria dedicata a Calvio di Stazio, liberto
di Tito. Una seconda pietra riporta lo stemma del Comune di Spoleto;
infine, una terza epigrafe (con scritte gotiche) riporta l'anno 1435. Madonna del Verde Questa chiesa si trova sulla strada ed ha una struttura molto simile ad una capanna. Al suo interno, vi sono alcuni affreschi che risalgono al XVI secolo, mentre l'altare è del 1600. La festa della Madonna del Verde cade il 2 luglio, ma è spostata
alla prima domenica del mese. S. Nicola Delle tre chiese di Rocchetta, quella di S. Nicola – in stile romanico - è la più antica ed ha la particolarità di essere annessa al cimitero. All'interno, vi sono degli affreschi risalenti al 1529; ma, non bisogna tralasciare una interessante raffigurazione di Rocchetta che si trova nella parte destra della chiesa. Dal punto di vista architettonico, bisogna notare che il presbiterio è coperto
a cupola e che il campanile è a vela sulla facciata. Infine,
l'abside risale al XIII secolo. Eremo della Madonna della Stella Vicino al nostro borgo, si trova il suggestivo Eremo della Madonna della Stella, al quale si accede attraverso un sentiero che dalla strada provinciale porta in mezzo al bosco. L’eremo venne eretto dagli Agostiniani e, dopo essere stato abbandonato nel 1630, venne ripristinato nel 1833. Il sito è particolarmente affascinante poiché l’eremo è parzialmente scavato nella roccia e la roccia stessa è parte integrante delle celle dei monaci. Dal punto di vista artistico, si possono ammirare degli stupendi affreschi del ‘300 di scuola umbro-marchigiana; tra queste opere d’arte, ricordiamo alcuni trittici (Madonna con Bambino, S. Agostino e S. Gregorio Magno) e un S. Michele Arcangelo che uccide il demonio. Durante il mese di maggio, l’eremo è la meta privilegiata di numerosissimi pellegrinaggi dai paesi limitrofi. |
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